28 Luglio 2024
Grande Sassière
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Una bellissima cima non molto lontano da casa. In auto abbiamo superato il Colle del Moncenisio, scesi a Lansevillard abbiamo proseguito per Bonneval e siamo saliti al Col de L’Iseran per poi scendere a Val D’Isere. Attraversato l’abitato siamo saliti alla diga di Le Saut dove lasciamo le auto nel parcheggio vicino alla diga.
Al parcheggio ritroviamo i compagni di gita che avevano deciso di raggiungere Val D’Isere al sabato.
Dal parcheggio possiamo scorgere sulla destra la nostra meta con la ripida piramide terminale.
Partenza sul ripido sentiero nei prati, raggiungiamo il pianoro di Plan de la Casette, lo attraversiamo e iniziamo a salire una fascia rocciosa con un breve passaggio di I grado. Con ampi zig-zag raggiungiamo una spalla da cui possiamo scorgere la vetta.
Si prosegue su terreno ormai completamente roccioso fra grossi massi e raggiungiamo una ampia amplissima sella. Il sentiero riprende a salire su una larga cresta e poi su pendio detritico molto ripido raggiungiamo una cengia dove troviamo l’unica lingua di neve ripida, abbastanza corta, e con attenzione riusciamo a superarla senza l’utilizzo dei ramponi.
Dopo la cengia il sentiero riprende sulla larga, facile e quasi pianeggiante dorsale. La nostra meta è adesso ben visibile di fronte a noi. Sulla nostra sinistra l’ampio ghiacciaio della Sassière.
Dopo la dorsale superiamo un pendio ripido con facili passaggi e a seguire un tratto quasi pianeggiante ma esposto sul ghiacciaio.
Inizia subito dopo il pendio terminale molto ripido (pendenza circa 35-40 gradi) che sembra non finire mai e mette le gambe a dura prova. Finalmente la vetta!
La vista di cui godiamo ripaga subito della fatica! Un panorama infinito a 360°. Lato italiano con Gran Paradiso, Grivola, Gran Combin, Monte Bianco.
Lato francese Grande Casse, Grande Motta, Dome de la Sache, Charbonnel, Albaron, Roncia.
Abbracci, baci, pacche sulle spalle e le numerose foto di rito.
E inoltre una bella foto di gruppo con ben in evidenza la bandiera per i 100 anni della sezione.
Rientro per il percorso di salita da fare con attenzione sulla parte ripida terminale.
Silvio Girard