21 luglio 2024
Sentiero 510 "del Centenario"
Inaugurazione del Gagliardetto
Intersezionale al rif. Amprimo
Era il secondo tentativo, il 9 giugno era stata rinviata sperando in una domenica migliore, meno piovosa, ma il tempo non è dalla nostra, anche oggi la pioggia non si è fatta mancare.
Qualcuno dice che è l’anno bisestile che è dispettoso, può darsi, comunque ce l’abbiamo fatta.
Iniziamo dal mattino, alle 8:15 un folto gruppo di Soci di Bussoleno e dell’Intersezionale, invitati per condividere la festa, si ritrovano al bar ristorante le Alpi dei Giordani per un caffè offerto dalla nostra sezione. Mancano i soci delle sezioni sorelle CAI-UGET Torino e CAI-UGET Torre Pellice invitati, ma non presenti, suppongo per le condizioni meteo non proprio rassicuranti.
Alle 8:45 tutti radunati all’inizio del sentiero per il rifugio, pronti per l’inaugurazione. Una targa tassellata sul muro incorniciata dai due gagliardetti, il centennale e il nuovo, nomina il sentiero 510 “Sentiero del Centenario”, con la dicitura “Non ricordiamo i passi sul sentiero, ma le impronte che hanno lasciato”.
Un piccolo discorso per ricordare il valore di questo percorso frequentato fin dall’inizio ‘900 da chi fonderà la Sezione, dopodichè le sindache di Mattie (Marina Pittau) e Bussoleno (Antonella Zoggia) portano i loro saluti e i ringraziamenti per l’impegno che il CAI svolge sul territorio.
E l’inaugurazione è fatta.
Un richiamo con il fischietto e si parte verso Pian Cervetto, facciamo qualche tappa per raggruppare il gruppo che si sfilaccia, alle case di Parizat, ai Pinetti, alle Sagnette, qualcuno è salito in auto e si aggrega al gruppo, arrivati alla Chiesetta di Pian Cervetto ci raduniamo per poi proseguire verso l’hotel della Borgata di Pian Cervetto.
Intanto inizia a piovere, per fortuna i soci addetti al rinfresco coadiuvati dal gestore Enzo Latona, avevano già issato un telo sopra il tavolo con le cibarie, un po' di confusione, c’è poco riparo una parte di soci si addentra nel corridoio e sulle scale interne del vecchio hotel in attesa del miglioramento, intanto chi riesce sgranocchia qualche salatino, qualche fetta di toma di Amelio della Balmetta e un bicchiere di vino.
Attendiamo che finisca lo scroscio d’acqua e in fretta e furia cerchiamo di inaugurare il nuovo gagliardetto come si era fatto un tempo.
Il socio anziano Elio Guglielmetto passa il nuovo gagliardetto a suo nipote Alessandro Guglielmetto (consigliere in carica) simbolo di un ricambio generazionale, applausi e foto con i due gagliardetti distesi.
E anche l’inaugurazione del gagliardetto è fatta, anche se un po' burrascosa, vista l’umidità.
Sono le 12:00 si riparte verso il rifugio, sembra che il tempo migliori arrivati al rifugio c’è un accenno di sole, Sara si occupa della vendita delle T-shirt del centenario, vendiamo gli ultimi biglietti della lotteria, pieghiamo le matrici e facciamo il sorteggio prima del pranzo.
Primo premio un barbecue, lo vince Sergio Riffero di Mattie, applausi; poi Zaini, bastoncini, casco da MTB, t-shirt del centenario, boracce, ecc regali per tutti.
Ogni partecipante ha diritto a un biglietto della lotteria e un buono pasto al prezzo di 5 euro.
Il vassoio del pranzo distribuito contiene una porzione di polenta e salciccia, 1 fetta di formaggio, una fetta di torta e un bicchiere di vino. Il dolce è offerto dalla sezione.
Sono le 13:30, si pranza, chi all’interno nel salone, chi sui tavoli all’esterno, vengono distribuiti in totale 126 coperti.
Dal programma manca la Filarmonica di Bussoleno che arrivata alla Frazione Pinetti si è spaventata dalla troppa pioggia ed è tornata sui suoi passi, peccato, un po' di musica avrebbe allietato il pomeriggio.
Dopo pranzo alla spicciolata, i Soci, per paura di prendersi un altro acquazzone, perché nel mentre il tempo si stava guastando, riprendono la via del ritorno. Noi raduniamo le nostre cose e iniziamo la discesa verso i Giordani, ma passano pochi minuti che piove con violenti scrosci e tuoni.
Apriamo gli ombrelli e indossiamo mantelline facendo molto attenzione a non scivolare, causa le pietre bagnate, raggiungiamo le auto e per chiudere, ancora con un caffè al bar Le Alpi.
Tiriamo le somme della giornata, non è proprio andata come ci sarebbe piaciuto ma soddisfatti, nonostante il brutto tempo tutti sono stati contenti e si sono complimentati per l’organizzazione della festa.
Anche questa importante tappa del centenario è stata superata, con un po' di fatica, e un po' di scombussolamento, ma arrivata all’obbiettivo.
Ringrazio tutti i Soci partecipanti in particolare il nutrito gruppo dell’Intersezionale e Enzo, gestore dell’Amprimo, per la sua collaborazione.
Osvaldo Plano