19 marzo 2023
Monte Orfano
Torniamo nel Verbano-Cusio-Ossola trascorsi alcuni anni, con “vecchie glorie” ma anche con nuovi soci.
Partenza alle 6:30 dalla Piazza del Mercato di Bussoleno con 2 pullman e 110 partecipanti, tutti con un occhio al cellulare a controllare le previsioni meteo, che rispetto ai giorni precedenti davano un sensibile peggioramento, con annuvolamenti nel pomeriggio, puntualmente avvenuti ma che non hanno influito sulla buona riuscita dell’escursione.
Dopo la classica tappa in autogrill per il caffè di rito, arriviamo nel paese di Mergozzo, abbandoniamo il pullman e transitando nella piazzetta centrale che si affaccia sul lago omonimo iniziamo il percorso imboccando il “sentiero azzurro”.
Il primo tratto è piuttosto rilassante e piacevole, in quanto si cammina con vista lago e con poco dislivello fino alla borgata di Montorfano, dove si effettua una prima tappa per compattare il gruppo e per visitare la bella chiesa di San Giovanni, perché comunque, essendo una delle prime gite della stagione, alcuni soci non hanno ancora ripreso a camminare con una certa frequenza e quindi va da sé che ci sono persone che hanno un “buon passo” ed altre che lo stanno riacquistando.
Lungo il percorso incontriamo parecchie cave, una palestra di roccia, con dei climber in azione, poi, una “strusa”, un curioso scivolo per i blocchi di pietra estratti dalle cave e inoltre transitiamo in un paio di ottimi punti panoramici. Il sentiero sale sempre piuttosto ripido con parecchi “gradoni” non molto agevoli, e così si raggiunge la vetta, dalla quale, se il meteo fosse stato migliore avremmo potuto ammirare le non lontane vette svizzere.
Ci prendiamo un po' di tempo per il meritato pranzo al sacco, le foto di rito e per ricompattare ancora una volta il gruppo. Qualcuno di noi va in perlustrazione a visitare i resti della Linea Cadorna, che consiste in un sistema di fortificazioni, trincee, mulattiere, strade carrozzabili, postazioni per artiglieria, volute proprio dal generale Luigi Cadorna per difendere il confine da un eventuale attacco austro-ungarico attraverso la Svizzera mai avvenuto.
Comincia la discesa, fortunatamente più agevole, inizialmente con un bel sentiero che ci fa fare molti zig-zag e poi su strada militare fino ad un bivio che ci riporta a Mergozzo, dove ci concediamo una pausa in uno dei locali con vista lago, prima di risalire sul pullman per il ritorno in valle.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti ed in particolare a Tiziana che con la sua costanza e caparbietà, nella giornata della festa del papà, ci ha fatto vedere di che cosa capaci le donne.
Aldo Bellone