18 settembre 2022
Rifugio Jervis
La gita odierna si è svolta all'interno del Parco del Gran Paradiso, che festeggia quest'anno i suoi cento anni di vita.
Una giornata splendida ha accompagnato i 45 partecipanti che, partiti poco oltre la frazione Villa di Ceresole Reale, hanno affrontato i circa 700 metri di dislivello per raggiungere il Rifugio Jervis, dedicato a Guglielmo Jervis, detto Willy, partigiano ucciso dai nazifascisti, alla cui memoria è intitolato anche il rifugio Willy Jervis in Val Pellice.
Un ripidissimo sentiero iniziale mette subito a dura prova i nostri muscoli ancora freddi, poi la pendenza diminuisce . Si procede in un bel bosco di conifere , in mezzo al quale spuntano delle radure con delle baite.Il percorso è piacevole, tra tratti tranquilli e impennate, con bella vista sulle montagne circostanti e in fondo verso est il Lago di Ceresole, povero di acqua stante la siccità di quest'anno. In circa due ore o poco più si raggiunge il Rifugio situato su un cocuzzolo alla base dell'ampio pianoro di Nel, attraversato da un corso d'acqua che nasce da quel che rimane del ghiacciaio delle Levanne, che abbiamo di fronte, e che, sotto il rifugio si allarga fino a formare un laghetto. Una mandria di mucche pascola nel pianoro, in fondo al quale vi sono alcune baite.
Un gruppo di circa 20 persone decide di raggiungere il Colle di Nel , sobbarcandosi altri 300 metri di dislivello e un'ora e più di cammino in salita. Una parte di loro tornerà indietro, una dozzina giungerà al colle da cui si gode una bella vista su Ceresole e il suo lago e le vette circostanti, col Gran Paradiso che fa capolino a nord.
Chi resta al rifugio si fa tentare da una polenta o da una fetta di torta, con un buon bicchiere di vino. Il tiepido sole e la bellezza del posto invitano a una lunga sosta.
Dopo l'arrivo di chi è andato al Colle si scende a valle a gruppi per lo stesso sentiero dell'andata fino alla piazzola dove è parcheggiato il pullman che ci riporterà in Valle di Susa.
Alessandro Martoglio